
di Adriano Rescigno
Stop alla circolazione in Costiera per almeno venti giorni. Se non fosse altro per il senso di marcia alternato, che permette il transito a tempo dei veicoli, tutti i comuni interessati piomberebbero nel caos e quasi nell’isolamento. Questo è quanto accade sulla “Statale 163 Amalfitana” dopo che la settimana scorsa in località “Cavallo Morto” nel Comune di Maiori, un masso si è distaccato dalla parete che accompagna i tornati della strada, piombando in mezzo alla carreggiata, senza procurare fortunatamente danni a veicoli e automobilisti.
Il Comune in prima linea nel fronteggiare questo non nuovo tipo di emergenza è quindi Maiori, attraverso il suo primo cittadino Antonio Capone. Capone, quindi, oltre a seguire ora per ora il lavoro delle squadre di rocciatori che stanno mettendo in sicurezza il costone franato, lancia un appello agli enti sovracomunali: «Serve un sistema di prevenzione per i nostri territori; serve un sistema di monitoraggio – continua – con squadre di rocciatori che su indicazione preventiva o loro stessi sopralluoghi possano intervenire».
Il sistema di prevenzione, Capone, lo sperimenta già da parecchio tempo sui territori da lui amministrati, ovvero: «Noi lungo il corso del fiume “Reginna” abbiamo messo in piedi un sistema di monitoraggio tramite sensori che avvertono sull’innalzamento delle acque fluviale, onde evitare i risvolti disastrosi di quella che fu l’esondazione del fiume nel lontano ‘54».
«Viviamo un territorio fragile – continua Capone – con episodi franosi ed esondazioni come quella del “Dragone”, e ci si aggiungono anche gli incendi a dare man forte alle preoccupazioni, come quelli del 2017, o quelli dell’estate appena trascorsa, per non andare troppo lontano nel tempo, che ci hanno visto già protagonisti con interventi di bonifica nelle aree interessate al fine di evitare conseguenze a dir poco spiacevoli».
Per il primo cittadino maiorese dunque: «E’ pacifico che occorre implementare il sistema di monitoraggio. Implementazione che passa dall’accordo di tutti gli enti sovracomunali, dalla conferenza dei sindaci e dal supporto della regione Campania. Immagino squadre di intervento che possano agire a servizio di tutte le municipalità della Costiera Amalfitana», ha concluso il primo cittadino, mentre la speranza degli automobilisti e degli ancora numerosi turisti, è quella che i rocciatori ad oggi a lavoro possano applicare il più presto possibile la rete paramassi sul costone interessato, al fine di godere più agilmente delle curve della Divina.